Una vera guerra da combattere: con il proprio esercito (quello che promuove il Lean Thinking), gli alleati schierati con noi (gli innovatori), quelli contrari (quelli che difendono lo status quo) e gli indecisi (di cui valutare possibilità, vantaggi e "costi" per portarli dalla propria parte).
Serve quindi una strategia. Un rimando interessante, è la lettura del libro L'Arte della Guerra il trattato di strategia militare scritto circa 2500 anni fa da un generale cinese Sun Tzu. Ho fatto mio l'approccio nell'affrontare i processi di cambiamento aziendale.
Per alcuni approfondimenti vedi http://it.wikipedia.org/wiki/L'arte_della_guerra
La vera sfida : aumentare la capacità di cambiamento
I nuovi modelli organizzativi Lean chiedono un'apertura mentale e una disponibilità ad accettare il cambiamento continuo. Un cambiamento che deve ancora più veloce se vogliamo accogliere i vantaggi che le tecnologia in velocissima evoluzione ci mettono a disposizione.
Un errore madornale: Pensare che la tecnologia da sola renda snella o più produttiva un'azienda
Pur essendo un innovatore e tecnologo, uno degli errori più gravi è stato in passato dare priorità alla tecnologia e all'organizzazione e non sottovalutare la capacità delle persone di gestire il cambiamento per evolvere ad una Lean Organization.
Invece.........per l'impresa i collaboratori che hanno un pensiero snello sono una risorsa importantissima :da loro arrivano gli input per vedere il "grasso superfluo" e da loro partono e sono gestite le attività che aiutano l'azienda a costruirsi i muscoli.....con risultati di salute economica, finanziaria, organizzativa che ben immaginiamo.